Cybersecurity

Un ragazzo con una felpa con cappuccio, curvo sulla tastiera del computer mentre digita a tutta velocità, e 0 e 1 che scorrono veloci sullo schermo. Nel mondo iper’connesso di oggi, questa immagine di un hacker solitario non rappresenta in tutta la sua varietà il settore della sicurezza informativa. Di conseguenza, tra le nostre immagini più vendute stiamo assistendo a una deviazione dall'estetica cyberpunk e ad uno spostamento verso immagini più colorate, umane e che comunicano un maggiore orientamento verso l’offerta di soluzioni.

È normale che queste immagini sembrino datate, perché derivano direttamente dalla cultura pop degli anni ‘90. Gli Hacker erano un gruppo di giovani indifferenti alle mode, e possiamo ringraziare il film The Matrix per il rigoglioso aumento del loro numero. Queste prime rappresentazioni sono state ideate in un periodo in cui Internet era qualcosa di nuovo e poco familiare, ma ora che le persone sono più esperte in materia, le immagini sulla cybersecurity devono essere aggiornate.

I clienti di Getty Images sono interessati a mostrare soluzioni, non minacce. Quest’anno, le ricerche per il termine “cybersecurity” sono aumentate del 132%; per “information security” sono salite del 157%; per “privacy dei dati” si è registrato un aumento del 159% e per“digital security” l’incremento è stato del 171%. Al contrario, le ricerche per “hacker computer” sono diminuite del 30%.

Le aziende sono consapevoli che immagini positive possono far apparire il loro business meno minaccioso e distante. La società di cybersecurity Hunters.AI usa grafiche dal tono rassicurante con palette di colori caldi che prendono spunto sia dall’arte moderna che dalla fantascienza; la società di protezione dati Varonis ha lanciato una campagna pubblicitaria che mostra un uomo impegnato nel suo lavoro quotidiano, nudo e inconsapevole, come metafora della vulnerabilità. La Bank of America utilizza foto di professionisti in stanze dei server per pubblicizzare i suoi prodotti anti‑frode.

Ad ogni modo, molte immagini relative alla cybersecurity fanno ancora riferimento a cliché. Secondo uno studio del 2019 effettuato da Hewlett Foundation e IDEO, gli esperti di computer security sentono che la loro rappresentazione come ragazzi con felpa e cappuccio, o con immagini come circuiti, lucchetti e finestre pop‑up non rappresenta accuratamente chi sono e ciò che fanno. Loro si considerano innovatori e difensori, e vorrebbero essere rappresentati come tali; allo stesso modo, gli utenti vorrebbero essere rassicurati, non spaventati.

Un segnale che la corrente sta cambiando è la serie TV Mr. Robot, che dipinge la pirateria informatica come il processo laborioso e tecnico quale effettivamente è, e gioca con gli stereotipi consolidati: il protagonista è un hacktivista che si toglie il cappuccio per accettare un lavoro in una società di sicurezza informatica. Il film umanizza entrambe le estremità del server e riesce a bilanciare l’eccitazione della codificazione con l’estetica della vita di tutti i giorni. Nel mondo reale, il termine "hacker" si è perfino evoluto in un concetto ancora più ampio. Esistono importanti eventi del settore tecnologico come le "hackathons" che incoraggiano all’innovazione e alla collaborazione, e il termine "life hack" è arrivato ad indicare tutti quegli strumenti che offrono scorciatoie per l’automiglioramento.

Umanizzare le immagini di cybersecurity non serve solo a renderle più contemporanee—ma anche più corrette. Attacchi di phishing, i più comuni nel crimine informatico, sfruttano le debolezze umane attraverso una semplice e‑mail, non con complicati codici. E in un mondo in cui le aziende raccolgono i dati degli utenti e i governi si intromettono nelle elezioni straniere, i nuovi concetti dovrebbero essere illustrati con colori e metafore aggiornati, in modo che siano più facili da comprendere. La nuova generazione di immagini sulla sicurezza informatica traccerà un quadro più chiaro di ciò che gli utenti devono affrontare online e delle soluzioni a loro disposizione.